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    P come Penelope.
    Per una riscrittura contemporanea del mito

    Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
    15, 16, 17 novembre 2024 ore 21:00
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Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
15, 16, 17 novembre 2024 ore 21:00

Intero 22,00 €
Ridotto 19,00 €
Studenti 10,00 €
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P come Penelope.
Per una riscrittura contemporanea del mito

CREDITS
year
2024
text
di e con Paola Fresa
in collaborazione con Christian Di Domenico
set & lighting design
scene e costumi Federica Parolini
luci Paolo Casati
additional details
supervisione registica Emiliano Bronzino
regista assistente Ornella Matranga
production
una produzione Accademia Perduta-Romagna Teatri, Fondazione TRG di Torino
in collaborazione con Officina Corvetto Festival, TRAC Teatri di Residenza Artistica
Contemporanea, KanterStrasse, Dialoghi_Residenze delle arti performative a Villa Manin a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia

Paola Fresa vince nel 2024 la XX edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez nella categoria Teatro Classico e Contemporaneo, sezione Miglior attrice e autrice.

Venerdì 15, sabato 16, domenica 17 novembre 2024, ore 21
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pasolini

Sabato 16 novembre al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico.

Il processo drammaturgico prende avvio dall’etimologia del nome Penelope, anatraccola, con un esplicito riferimento all’episodio dell’infanzia del personaggio, in cui la futura moglie di Ulisse fu vittima di un tentativo di affogamento da parte del padre. In uno spazio chiuso e asettico, simile a un laboratorio di analisi, viene messa sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope. L’intento è quello di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendole cosi una funzione attiva nella narrazione della sua vita. La protagonista, bloccata in questo spazio, ripete il gesto di fare e disfare la scena, proprio come l’omerica Penelope faceva e disfaceva la tela. Questo gesto simbolico permette di ripercorrere la sua esistenza, segnata dal rapporto con il padre, trascorsa nell’attesa di un uomo che non è mai tornato, e interrotta per un figlio che, una volta cresciuto, ha scelto di non aspettare e di partire.
La chiave ironica con cui vengono affrontate queste tematiche universali, riporta immediatamente l’indagine intorno al mito al nostro vivere contemporaneo.

Durata: 55 minuti

Double Bill con: 15, 16, 17 novembre L’Assemblea Straordinaria

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