Romeo e Giulietta - et ultra

Una storia d'amore fra le più conosciute, il Romeo e Giulietta di Shakespeare, raccontata ma anche "scardinata" da una giovane compagnia teatrale - Fanny & Alexander - decisa a tutto pur di dimostrare che l'universale fama di quel testo non fa necessariamente rima con consuetudine, cliché, conformismo.

Nel visitare una nuova "stazione" del lavoro di Fanny & Alexander, giovane e enigmatica compagnia di Ravenna, li vogliamo mostrare ancora una volta avvinti dal tema che gli è più caro -il dialogo con la morte che ogni amore sottintende. E per farlo F&A eleggono questa volta a loro testo di riferimento l'immortale e amatissimo dramma shakespeariano, con l'entusiasmo di chi compie una missione: sottrarre una bella storia dal rischio di una notorietà che la banalizza. La tragedia diventa allora un duplice luogo: avanti è uno spiazzo retorico, aperto e feroce, su cui scandire festosamente le orazioni e le marce, mentre dietro riposa su un niente mobile e liquido, forse palazzo, forse sepolcro, luogo della luccicanza. In sette movimenti la tragedia precipita condotta da cinque attori e due alfieri che hanno rinunciato ad interpretare in senso tradizionale i personaggi, trasferendo la vicenda di quella morte bellissima in una arena retorica, stringendo alleanze con numerose figure di stile: la figura degli amanti (Romeo e Giulietta), la figura del potere (padre, frate, Benvolio), della vaghezza e della ferocia (Principe e Tebaldo), della retorica (Mercuzio), della consapevolezza adolescente e della crudele superficie (Rosalina, madre, balia, Paride).