Udine | Cinema Ariston
April 21, 1994

CONTATTO COMICO
Questione di sfiga

Le caratteristiche distintive di Carena sono la voce dal timbro basso e beffardo e i testi scombinati, irriverenti, graffianti.

CREDITS
year
1993
cast
Marco Carena

Torinese, 35enne, Marco Carena predilige le melodie armoniose, con apertura ai più svariati generi musicali. Le sue caratteristiche distintive sono la voce dal timbro basso e beffardo e i testi scombinati, irriverenti, graffianti. Sarcastico, impertinente, spregiudicato, Carena non perdona niente a nessuno, ma è anche capace di confezionare canzoni attraenti interpretate con sicurezza e duttilità (notevole la varietà di accenti, compresi lo pseudo-meridional e lo pseudoinglese!), arricchire da arrangiamenti che spaziano dal rock al liscio, dal reggae al folk, permettendosi interventi bandistici e una versione metal di Tanti auguri a te. Dopo essersi dedicato all’attività teatrale con spettacoli per adulti e per bambini e premiato come attore caratterista, nell’89 Marco Carena torna alla musica e dà inizio a una vera e propria escalation in termini di notorietà. Nel ‘90 stravince con il brano Io ti amo al Festival di Sanscemo, riscuotendo un eccezionale successo di risonanza nazionale che lo porta, per un lungo periodo, ad essere ospite fisso al Maurizio Costanzo Show, dove ogni sera interpreta la sua famosissima Buonanotte. Il 1991 è un anno fortunatissimo per Marco Carena: iniziato con la vittoria nella manifestazione Sanremo Follies e con l’ingresso in finale al Festival di Sanremo, prosegue con la partecipazione al Festival di Sanscemo in veste di ospite d’onore e con una intensissima attività dal vivo, che accresce la fama dell’artista e roda in concerto, a diretto contatto con il pubblico, il nuovo repertorio (raccolto nei due album Il meglio di ... e Carena 2 - Il ritorno). Dai drammi quotidiani di Questione di sfiga (che dà il titolo allo spettacolo) alla presa in giro dell’automobilista (in finto francese) di Arbre Magique, dallo scombinato rapporto di coppia di Amarsi al tragico Blues del pelo superfluo, Carena conferma la sua vena anticonformista e il suo gusto ironico, ma anche le sue doti vocali e la versatilità compositiva.

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