Udine | Teatro Palamostre
December 2, 1993
December 5, 1993
Stomp
Stomp è uno spettacolo di grandissima energia che unisce percussioni, danza, tip-tap, commedia e l'uso dei più svariati strumenti.
CREDITSprima assoluta italiana
Stomp è uno spettacolo di grandissima energia che unisce percussioni, danza, tip-tap, commedia e l'uso dei più svariati strumenti, come fiammiferi, coperchi di pattumiera, Zippo, barili di petrolio, spazzole, lavandini. E una pièce potente, genuinamente fisica, di grande impatto visivo ed è, soprattutto, una espressione fortissima della musica degli anni ‘90.
Creato da Luke Cresswell, Stomp è una prosecuzione naturale del lavoro che ha svolto negli anni precedenti; questo spettacolo coinvolgente riesce ad unire flamenco e tip-tap al movimento determinato dalle percussioni e da un ritmo trascinante, La compagnia mette in scena «il battito veloce del cuore guidati da un’apparente cacofonia di suoni... che nell’insieme crea armonie di straordinaria bellezza». Dal suo debutto nel 1991 al Festival di Edimburgo, Stomp è stato visto in tutto il mondo, da una tournée di tre mesi in Australia, alla partecipazione al Festival Just for Laughs di Montreal, ed è stata parte di una stagione al Royal Court Theatre di Londra.
Yes/No People lavorano anche su spettacolarizzazioni di larga scala, coinvolgendo numerosi altri artisti-musicisti, creando delle vere e proprie «ondate» di percussioni su interi quartieri.
Quest’anno opereranno in tale direzione a Bruxelles e Melbourne.
Sono numeravi i fattori che creano l’incantesimo degli Stomp, e il primo e l’ultimo di questi è il ritmo. In breve, questi sette artisti creano musica inventandola — e questo è parte della loro magia — senza alcun strumento in mano.
La loro concezione del ritmo è africana: ma la loro pelle è bianca e io credo che traggano ispirazione da tutti gli artisti che ammirano. Nello spettacolo ho potuto cogliere rock e jazz, ma anche flamenco e tip tap.
Il modo in cui riescono a estrarre musica da qualsiasi vecchio oggetto, come se stessero improvvisando in un vicolo metropolitano, appartiene sicuramente alla migliore tradizione jazz. Musica eseguita con accendini Zippo, portachiavi, barili di petrolio e bidoni della spazzatura: «they clap, sniff, grunt and stamp».
Mi è sembrato straordinario il modo in cui hanno trasformato il ritmo da elemento semplice a musicalità complessa, passando dal tema fondamentale alle variazioni: quel genere di istinto musicale intenso, primitivo ed entusiasmane che la maggior parte degli artisti contemporanei, troppo sofisticati, sembra aver dimenticato.
Gli Stomp prendono qualcosa di semplice e ci disegnano sopra una via complessa; dalla vita di tutti i giorni riescono a costruire poesia.
Alastair Macaulay, The Financial Times