Oggi, 17 luglio, nella sede di Udine della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Rita Maffei (presidente e co-direttrice artistica CSS Teatro stabile di innovazione del FVG), Claudio Longhi (direttore Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa) hanno presentato la trentunesima edizione assieme al regista, Marcial Di Fonzo Bo, sono intervenuti Mario Anzil vice presidente e assessore alla cultura e allo sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Maestro dell’edizione XXXI dell’Ecole des Maîtres è l’attore e regista franco-argentino Marcial Di Fonzo Bo, neo direttore del Quai - Centre dramatique national des Pays de la Loire, importante istituto teatrale francese e nuovo partner di progetto.
Per l’Ecole, Marcial Di Fonzo Bo, in collaborazione con la drammaturga e traduttrice Marianne Ségol-Samoy, lavorerà, a partire dal 28 agosto con le attrici e attori selezionati su Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare a partire da una serie di incisioni di Francisco Goya, DISPARATES, titolo anche di questo corso.
Ecole des Maîtres è ideato e promosso da sette istituzioni teatrali di Italia, Belgio, Francia e Portogallo. Dal 2022, il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, capofila e storico partner italiano condivide la cura dell’Ecole des Maîtres per l’Italia assieme al Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa.
Il corso avrà la durata complessiva di 42 giorni e si svilupperà da Angers - dal 28 agosto all’8 settembre – e proseguirà con fasi di lavoro e di presentazione pubblica nelle diverse sedi europee del progetto.
Sarà a Liegi dal 9 all’12 settembre, a Milano dal 13 al 16 settembre, a Villa Manin di Passariano dal 17 settembre al 26 settembre, a Coimbra dal 27 settembre al 1 ottobre, a Lisbona dal 2 al 4 ottobre e a Reims dal 5 al 7 ottobre.
L’Ecole des Maîtres è un progetto di formazione teatrale avanzata ideato nel 1990 dal critico teatrale Franco Quadri, ora giunto alla trentunesima edizione,
che ebbe l’intuizione e creò le condizioni che portarono alla nascita di un percorso ancora inedito e che divenne esemplare: la creazione di un corso di dimensione europea per il perfezionamento teatrale post diploma, rivolto a giovani attrici e attori che avessero già maturato le loro prime esperienze professionali e affidato alla cura di importanti protagonisti della scena teatrale internazionale.
Da allora, obiettivo formativo dell’Ecole des Maîtres è stato ed è tutt’ora dare vita a un’esperienza fortemente finalizzata al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messinscena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante che si sviluppano in modalità intensiva nel corso di un mese laboratorio e che prevedono anche una serie di aperture in forma di dimostrazioni pubbliche.
IL PARTENARIATO EUROPEO
L’Ecole des Maîtres è resa possibile grazie all’impegno costante e pluriennale di un’ampia rete di istituzioni internazionali, a partire dai 7 partner di progetto e direzione artistica - CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (Italia) , CREPA - Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (CFWB/Belgio) , Teatro Nacional D. Maria II, TAGV - Teatro Académico de Gil Vicente (Portogallo) , Le Quai Centre Dramatique National Angers Pays de la Loire, Comédie Centre Dramatique National de Reims (Francia).
Si avvale del sostegno di MiC - Direzione Generale Spettacolo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, Fondazione Friuli (Italia) e della partecipazione di
ERPAC - Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (Italia) Théâtre de Liège – Centre européen de création théâtrale et chorégraphique, Centre des Arts scéniques, Ministère de la Communauté française – Service général des Arts de la scène, Wallonie-Bruxelles International (CFWB/Belgio)
Ministère de la Culture et de la Communication (Francia), Universidade de Coimbra (Portogallo).
IL MAESTRO DELLA TRENTUNESIMA EDIZIONE, MARCIAL DI FONZO BO
Nato a Buenos Aires, Marcial Di Fonzo Bo si è formato in arti drammatiche all’École du TNB in Francia.
Nel 1994 ha fondato il collettivo teatrale Les Lucioles. Ha diretto numerosi spettacoli di autori contemporanei tra cui Copi, Jean Genet, Leslie Kaplan, Martin Crimp, Lars Norën, Fassbinder, Rafael Spregelburd, Guillermo Pisani e Jean Luc Lagarce.Come attore, è stato diretto da Claude Régy, Rodrigo García, Olivier Py, Jean-Baptiste Sastre, Luc Bondy e Christophe Honoré.
Nel 1995 ha ricevuto il premio Syndicat de la Critique per la sua interpretazione nel Riccardo III, diretto da Matthias Langhoff. Nel 2004 ha vinto il premio come miglior attore per Le couloir di Philippe Minyana.
Al cinema, ha lavorato con Petr Zelenka, Woody Allen, Maïwenn, Christophe Honoré, Claude Mourieras, François Favrat, Brigitte Roüan, Gilles Bourdos ed Émilie Deleuze.
Nel campo dell’opera, ha diretto King Arthur di Purcell a Ginevra, Così fan tutte
di Mozart a Digione, La grotta di Trofonio di Salieri a Losanna e Surrogates cities
di Heiner Goebbels a Rennes. Con Élise Vigier ha diretto diverse opere di Copi e ha lavorato con il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd tra il 2008 e il
2012. Nel 2010 ha co-scritto Rosa la Rouge con Claire Diterzi e ha diretto Push up di Roland Schimmelpfennig e La Mère di Florian Zeller.
Nel 2014 ha creato Une Femme di Philippe Minyana e Dans la République du Bonheur di Martin Crimp al Théâtre National de la Colline.
Nel 2014 ha diretto il suo primo film: Démons di Lars Norén (Arte), poi ha presentato in anteprima lo spettacolo teatrale al Théâtre du Rond-Point di Parigi. Demoni ha debuttato l’anno successivo a Genova e poi a Milano.
Nel 2015 è diventato direttore della Comédie de Caen-Centre Dramatique national de di Normandia. Ha creato Vera di Petr Zelenka, M comme Méliès (Premio Molière per lo spettacolo per i ragazzi). Le Royaume des animaux di Roland Schimmelpfenning e il musical Buster Keaton, e si è riunito con Philippe Minyana per Portrait de Raoul.
Nel 2022 riprende il ruolo di Riccardo III e dirige due opere di Jean Luc Lagarce: Les règles du savoir-vivre dans la société moderne e Music-Hall. Ha recitato in Médée-Matériau di Heiner Muller, diretto da Matthias Langhoff. Nel maggio 2023 ha creato Tango y Tango di Santiago Amigorena e Philippe Cohen Solal (Gotan Project) al Théâtre du Rond-Point di Parigi.
Il 1° luglio 2023 diventa direttore del Quai - Centre dramatique national des Pays de la Loire, dove a dicembre realizzerà Portrait de l’artiste après sa mort di Davide Carnevali. Nel 2024 metterà in scena l’opera Victoria et Anselm alla Cité Bleu di Ginevra.
IL CORSO 2023, DISPARATES
Durante il corso, Marcial Di Fonzo Bo lavorerà assieme agli attori europei selezionati dai rispettivi paesi: Giuseppe Benvegna, Emma Bolcato, Michele De Paola, Elena Natucci (Italia); Fanny Blondeau, Simon Espalieu, Jules Puibaraud, Souâd Toughraï (Belgio); Hélène Bressiant, Julien Crampon, Alexis Gilot, Adil Mekki (Francia); Pedro Baptista, Mariana de Sousa Magalhães, Carolina Lopes, Rui Maria Pêgo (Portogallo).
«Fare teatro significa schierarsi. Intervenire. Fare l’attore, l’attrice.
Significa avere una predilezione per il movimento puro, per la complessità non necessaria, per l'irregolarità, la leggerezza e le stranezze del linguaggio.- dichiara il Maestro dell’edizione XXXI - È anche il piacere di transitare nei limiti delle proprie convinzioni per evitare di accumulare pregiudizi o dati di culto - quelli di un maestro appunto...Il lavoro dell'attore è in perenne movimento, gli autori e le autrici di oggi ci costringono a inventare nuove forme di recitazione che mettono in discussione i codici drammaturgici e le modalità di rappresentazione.
L'École des Maîtres è uno spazio di ricerca prezioso.
Per diverse settimane lavoreremo in diverse lingue e a partire da diverse traduzioni del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, un terreno propizio all'invenzione. Da secoli il teatro di Shakespeare interroga la realtà in modo immediato, perché articola l'intimo e il politico come nessun altro.
Nel Sogno, la convivenza tra la notte, spazio dei fantasmi e del disordine, e il giorno, spazio della realtà e dell'ordine, non è estranea a un'incredibile serie di incisioni di Francisco Goya che mi ha perseguitato fin dall'infanzia: Los Disparates.
Concepita dopo i Disastri della guerra, e facente parte della serie dei Capricci, quest'opera riunisce le tematiche care al pittore spagnolo: l'accusa alla Chiesa cattolica, la denuncia della guerra, la critica a una società conservatrice e morale - come quella dell’Inghilterra di due secoli prima.
Disparate: "che produce un effetto discordante per i diversi elementi che lo costituiscono". In passato questo termine era femminile. L'uso, oggi, è di genere incerto.
Sulla base di questa serie di incisioni, comporremo un breve racconto in relazione ai personaggi e alle situazioni del dramma, cercando una vera e propria poetica della complessità, per sfuggire ai percorsi paralleli e tradizionalmente rigidi: la somiglianza con la realtà (realismo) contrapposta alla costruzione di una nuova realtà parallela (l’assurdo).
Marianne Ségol-Samoy, traduttrice e drammaturga, accompagnerà il lavoro attraverso diverse versioni del testo, a partire dalla nuovissima traduzione francese del poeta Olivier Cadiot e dall'originale inglese.
Lavoreremo all'aperto, nei boschi, nei parchi, in riva al mare… cercando la luce naturale e il passaggio dal giorno alla notte. Come nell'opera teatrale, tutti si incroceranno in questa strana foresta, un po' magica, in una notte d'estate stregata che assomiglia a un sogno.»