TEATRO CONTATTO BLOSSOMS/FIORITURE
Udine, Teatro Palamostre
12-13 novembre 2021, ore 21.00
Orestea
di Eschilo
ideazione,regia e drammaturgia Valentino Mannias
con Maria Grazia Sughi, Lea Gramsdorff, Fabiani Fantini, Giuseppe Palasciano, Marina Occhionero, Valentino Mannias
aiuto regia Ida Treggiari
musiche originali e sound design Luca Spanu
collaborazione drammaturgica Emilia Agnesa
scenografo dell'immaginario Tiziano Fario
light designer Loic François Hamelin
fonico Alessandro Pulloni
costumi Serena Trevisi Marceddu
una coproduzione Sardegna Teatro e CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
con il sostegno di Ambasciata Italiana di Atene progetto Tempo Forte, Fondazione di Sardegna e Between the Seas (Atene/New York)
Debutta a Teatro Contatto Blossoms/Fioriture per due serate, il 12 e 13 novembre, al Teatro Palamostre di Udine, la coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione e Sardegna Teatro su Orestea, dal dramma di Eschilo, con la regia di Valentino Mannias, attore e regista classe 1991, attore premio Hystrio alla vocazione nel 2015, incontrato dal CSS durante percorso di perfezionamento dell’École des Maîtres 2018 diretta da Tiago Rodrigues.
L’Orestea di Eschilo è un classico che racconta la nascita della democrazia in Occidente e il rapporto che gli uomini e le donne hanno con l'oltrevita.
Nell’avvicinarsi a questo testo immortale, Mannas si è voluto interrogare sul nostro rapporto con la giustizia, con la morte, col sacro, traducendo dal greco antico quelle parole per poi agire sentendole necessarie oggi in una dimensione pubblica, rimettendo il Coro, inteso come comunità che rievoca la storia di Oreste, al centro della tragedia antica.
“In particolare, abbiamo lavorato con tutti gli interpreti sul concetto di chorus – aggiunge Valentino Mannias - inteso come un primo insieme di attori/spettatori dal quale nascono i personaggi della pièce e forse la funzione stessa del teatro”.
In scena, insieme allo stesso Mannias, Marina Occhionero (Premio Ubu 2019 come Miglior attrice Under35), Maria Grazia Sughi, Fabiano Fantini, Lea Gramsdorff, Giuseppe Palasciano in uno spazio raccolto e circolare che include il pubblico direttamente sul palco del teatro, abitato da pochi elementi evocativi e immaginifici - a cura di Tiziano Fario - illuminata dal disegno luci di Loic François Hamelin e raccontato dal tessuto sonoro originale composto da Luca Spanu.
La musica, in particolare, ha un ruolo centrale nello spettacolo: non è mai mero accompagnamento della parola e/o dell’azione scenica, ma forza motrice di tutto il resto, che si ascolta prima negli stessi versi dell’autore e sembra emergere da noi stessi, conseguentemente alla scelta del compositore di avvolgerci con essa fisicamente, lavorando in quadrifonia.
Il processo di creazione dello spettacolo – interrotto purtroppo dalla pandemia nel 2020, ha trovato poi momenti essenziali di ricerca e creazione e primi confronti con il pubblico anche all’interno di alcune Residenze, prima in Sardegna, al Teatro Massimo di Cagliari, poi al progetto Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin e a Monemvasia, una piccola città al sud della Grecia, per poi arrivare al debutto, lo scorso settembre in Sardegna e al Teatro Technis Karolos Koun di Atene.
Info e prevendite: Udine, biglietteria del Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30. tel. 0432506925. www.cssudine.it – biglietteria@cssudine.it. La biglietteria apre un’ora prima dello spettacolo. Biglietti online vivaticket.it