Revolt

Tre giovani compagnie europee assieme al lavoro sul tema della rivolta: Francia, Italia e Belgio danno vita ad un promettente cantiere teatrale di cooperazione artistica

locandina
anno
2002
testo
Alain Cofino Gomez, traduzione Maria Adele Palmeri
regia
Rita Maffei e Médéric Legros
interpreti
Fanny Catel-Chanet, Fabiano Fantini, Caia Grimaz, Ingrid Luley, Antonin Ménard, Nicoletta Oscuro, Clarisse Texier
scene/luci
Stéphane "Babi" Aubert e Alberto Bevilaqua
musiche
creatore suoni Renato Rinaldi, vocal training Caia Grimaz
e...
interventi pittorici e scene Luigina Tusini
produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG - Théâtre de l’Astrakan

Atti/Rivolte è innanzitutto un incontro di artisti europei. Poi, atelier e laboratori di artisti diventati complici. Infine, la produzione di uno spettacolo diventato necessario, urgente (la prima rappresentazione in Italia, il 29 e 30 ottobre 2002 a Pescara - ex Complesso Industriale Alici - Villa Raspa di Spoltore). Artisti visivi, creatori di luci e di suoni, attori, autore e registi sullo stesso pezzo di legno a tentare il singolare esercizio dello scambio. Una scommessa, quella della complessità. Moltiplicando il confronto: delle lingue, delle culture, dei sensi. Médéric Legros, capofila del Théâtre de l’astrakan e Rita Maffei del CSS di Udine si riincontrano alla guida di un cantiere di produzione iniziato un anno fa fra la Francia e l’Italia, facendo incontrare i loro universi creativi su un tema comune complesso e urgente. Il lavoro prende le mosse da un testo crudo, dirompente e lirico estratto dai carnet di drammaturgia di Alain Cofino Gomez e si sviluppa mescolando la forza materica della pittura di Luigina Tusini, la potenza evocativa del canto, la concretezza del corpo degli attori. Questa volta  - aggiungono Maffei e Legros - quando abbiamo ricominciato ci siamo trovati di fronte ad un unico obiettivo: la lunga dissezione di una bestia che aveva tutte le apparenze della morte. Ci siamo chiesti, qual è questo cadavere estirpato da una terra abbandonata? Che nome dare a tutte le parti di questo corpo putrefatto? “L’Abbandono degli Atti”, “La paura delle Idee”, “Il disgusto davanti alla Storia che si ripete”, “La grande rinuncia”, “La scomparsa delle Utopie”, “L’accettazione del gran compromesso”? Avendo come unici strumenti corpi e parole, abbiamo osservato pazientemente l’immensità che impedisce gli Atti e le Rivolte. Con le Voci e con le Parole, abbiamo tenuto per la mano la nostra Europa senza storie, a volte senza memoria, spesso muta e cieca; una vecchia signora che sfugge, persino, allo spettacolare.

Immagini

Tournée

29-30 ottobre 2002
Villa Raspa di Spoltore (PE), Ex Complesso Industriale Alici
20 novembre 2002
Liévin (Francia), Centre Arc-en-Ciel
30 novembre 2002
Bouloire (Francia), Théâtre Épidaure
dal 4 al 6 e dall’11 al 13 dicembre 2002
Caen (Francia), Centre Dramatique National de Normandie/Comédie de Caen, Halle aux Granges