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Pinter’s Anatomy

La scrittura totalmente nuova di ricci/forte agisce sui temi di Harold Pinter: l’ambiguità, la violenza, il dominio e la discontinuità nel tempo

locandina
anno
2009
testo
drammaturgia ricci/forte
regia
Stefano Ricci
interpreti
Giuseppe Sartori, Anna Terio, Piersten Leirom, Simon Waldvogel
e...
movimenti Piersten Leirom
direzione tecnica Danilo Quattrociocchi
assistente alla regia Liliana Laera
produzione
ricci/forte, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

20, 21, 22, 23, 24 novembre, ore 18.00, 19.15, 20.30, 21.45
Udine, Teatro S. Giorgio / Teatro Contatto

Il 25 novembre alle ore 18, ricci/forte incontrano il pubblico

RICCI/FORTE e Harold Pinter. Un faccia a faccia drammaturgico – quello fra il tandem di autori del più incandescente teatro italiano odierno e il drammaturgo Premio Nobel britannico - che prende la forma di un site –specific dove si centrifugano i temi distintivi dell’opera di Pinter: l’ambiguità, la violenza, il dominio e la discontinuità nel tempo. Una nuova formazione di perfomer, rispetto all’edizione vista a Contatto e prodotta dal CSS per il progetto Living Things: Harold Pinter, nel 2009, condivide a ciclo continuo la dimensione della scena con pochi spettatori, in un transfer emotivo sempre prorompente che rileva e cancella i confini impalpabili dei rapporti fra le persone.

Una frontiera da oltrepassare. Un check-point ineludibile. Un albero di Natale. Lost in translation. Il ricordo della prima volta. Un obitorio. Punti di riferimento evanescenti, che sfuggono al conto sulle dita di una mano: è una casa piena di spettri lo scenario delle relazioni che costituiscono l’evanescente bagaglio di una vita intera. Vivisezionare la mappa delle connessioni tra noi e gli altri, sfidando il tempo sul suo territorio più franoso, ovvero la memoria, è quanto si ripropone di fare Pinter’s Anatomy di ricci/forte.

Peculiare l’allestimento, che porta il pubblico dentro il cuore del dramma, totalmente immerso nell’azione, senza barriere: Pinter’s Anatomy è infatti una vertiginosa e claustrofobica performance della durata di quaranta minuti, che viene ripetuta a ciclo continuo e può essere fruita solo da un ristretto numero di spettatori alla volta, interrogati direttamente e toccati nel profondo dal meccanismo a orologeria di una drammaturgia inquisitoria, senza vie di fuga. Asciutta e, allo stesso tempo, disarmante e poetica la scrittura di ricci/forte; con il bisturi di un approccio audace, innovativo e iconoclasta vengono dissezionati e impietosamente analizzati i temi cari al teatro di Harold Pinter, come l’ambiguità, la violenza, il dominio e la discontinuità nel tempo.

Il discorso sulla fantasia, da sempre chiave portante del percorso di ricerca che caratterizza l’universo drammaturgico dell’ensamble ricci/forte, ha in Pinter’s Anatomy il suo amaro controcanto, la sua ombra, il suo riverbero negativo. Come un buco nero in un firmamento di stelle fittizie, lo spettacolo irradia un’assurda, inospitale luce di neon per osservare, senza pietà, topografie umane fatte di confini in dissolvenza, seguendo le rotte di collisione che costellano le traiettorie dei rapporti interpersonali e rilevando punti salienti negli schemi che descrivono forza e debolezza del mondo contemporaneo.

Passare la frontiera, essere parte del gruppo, approdare al livello successivo del videogame esistenziale, permette di avere accesso a una vita nuova di zecca, da indossare tra le ombre di una terra di nessuno in cui il raggiungimento di una chimera di benessere si misura rispetto alla distanza di quanto della nostra identità siamo disposti a perdere. Per rimettersi in gioco fino allo sfinimento. Senza certezze sul punto di arrivo.

“Spazio claustrofobico_violenze_ambiguità_dominio_discontinuità del tempo: passato insondabile/presente menzognero. Strumenti pinteriani per scannerizzare il gioco sottile che cancella i confini impalpabili dei rapporti interpersonali. La memoria è tana, arca dell’Alleanza, tavolo operatorio dove ricucire la propria verità soggettiva, dove mentire è d’obbligo. Topografie umane parcheggiate presso un checkpoint, analizzate sotto la luce inospitale di neon interfaccianti le debolezze contemporanee. La natura subdola di noialtri abitanti della Terra diventa crosta ghiacciata su cui - in loop - pattiniamo un doppio axel, incuranti del tempo che scioglie sotto i piedi qualunque compattezza. Qualunque differenza. Il processo di manipolazione semiotica delle passioni resta incompiuto.
I cadaveri dissezionati di quello che eravamo tornano alla luce: A. A. A. cercasi manto di prato all’inglese in nylon, anche usato, per sepoltura omologante definitiva.” ricci / forte

ricci / forte
Formatisi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico  e alla New York University, studiano drammaturgia con Edward Albee. Vincono i Premi Studio 12, Oddone Cappellino, Vallecorsi, Fondi-La Pastora e Hystrio per la Drammaturgia. Rappresentano il Teatro Eliseo/Roma alla prima edizione di ExtraCandoni. troia’s discount è andato in scena nel 2006. La prima fase del progetto wunderkammer soap #1_#2 ha debuttato al Festival Quartieri dell’Arte 06. Vengono invitati dall’Ambasciata di Francia per “Face à Face” con Olivier Py. Nel giugno 2007, a Biennale Danza/Venezia, in collaborazione con La Scala di Milano, debutta il progetto mare in catene, di cui curano la partitura drammaturgica. Fanno parte dell’Osservatorio Critico del Premio Scenario. Al Festival Internazionale Castel dei Mondi 07 presentano metamorpHotel e la seconda fase del progetto wunderkammer soap #3_#4_#5. Al Festival Castel dei Mondi 08 debutta 100% furioso. Nella stagione 08/09 ploutos, regia di Massimo Popolizio, prodotto dal Teatro di Roma, ottiene il premio della Critica come miglior drammaturgia Biennale Teatro/Venezia. Nell’ottobre 2009 l’edizione francese de ‘abbastarduna, regia di David Bobée, viene presentata al Théatre des Bernardines / Marsiglia. macadamia nut brittle debutta al Garofano Verde 09. In coproduzione con il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG di Udine presentano pinter’s anatomy, dicembre 2009. Elisabetta Pozzi, Maria Paiato e Massimo Popolizio sono stati, tra gli altri, interpreti dei loro testi. Con l’ETI e l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi rappresentano la drammaturgia italiana a Rouen (Scène Nazionale Petit-Quevilly / Mont-Saint-Aignan), Marsiglia (Festival Actoral), Nantes (Le Lieu Unique), Parigi (La Ménagerie de Verre). Partecipano a diversi festivals in Romania (Underground Theatre / Arad), Inghilterra (Lingering Whispers / Londra) e Germania (Glow / Berlino).
www.ricciforte.com

estratti della Rassegna Stampa

...opere sorprendenti perché a misurarsi con il Nobel 2005 sono le nuove generazioni di teatranti, quelle meno legate a gerarchia e "rispetto", ma capaci di scavare nella sua scrittura inedite visioni e fantasmi inusitati. E' il caso di ricci/forte.  Gianfranco Capitta, Il Manifesto

Parole che non sono di Pinter ma che sono figlie sue, moltiplicate all'ennesima potenza dall'energia dei corpi.  Maria Grazia Gregori, Delteatro.it

...Quel clima, quella sopraffazione dell'uomo sull'uomo, quei poteri violenti e inafferrabili, quella tensione incomprensibile eppure angosciante - che è del teatro di Pinter - diventano con Pinter's Anatomy un viaggio in quattro vite qualsiasi...I racconti si affastellano, si intrecciano, si scambiano...I quattro interpreti di Pinter's Anatomy sono straordinari per energie e per totale messa in gioco: che è uno svelarsi, un mettersi a nudo - non solo reale - un donarsi possente da travolgere lo spettatore, che resta là, le spalle al muro, a contemplare la propria fine.  Andrea Porcheddu, Delteatro.it

...un incalzare di situazioni che, supportate ora da brevi incisivi monologhi ora da folgoranti dialoghi (come nel Pinter migliore!), fissano nell'adrenalinica prova dei quattro interpreti e con forza spezzoni di realtà, quella soprattutto emozionale...  Mario Brandolin, Il Messaggero Veneto

Un lavoro ustionante che seduce, spiazza e coinvolge.  Alberto Rochira, Il Piccolo

Renzo Francabandera, Ricci/Forte 100% furiosi - Krapp's Last Post www.klpteatro.it, 5 dicembre 2009




Immagini

Tournée

prima assoluta
3-6 dicembre 2009
, ore 20.00 / 20.30 / 21.00 / 21.30 / 22.00 / 22.30
LIVING THINGS - HAROLD PINTER: Pinter Post
Udine, Teatro S. Giorgio - camerini
durata 25 minuti

tournée
26-27 febbraio 2010
Festival primavera dei diritti
Bari, Teatro Kursaal - Santa Lucia, Roof Garden
24 maggio 2010, ore 18 - 23
3èmes Rencontres d'Euròpe et Cies
Lyon (France), Théâtre des asphodèles
8-11 settembre 2010
Short Theatre 5
Roma, La Pelanda
18-20 aprile 2011
Milano, Teatro Elfo Puccini
20, 21, 22 giugno 2012, ore 18-19-20-21-22
Festival delle Colline Torinesi
Torino, Cavallerizza Reale
20-24 novembre 2017, ore 18-19.15-20.30-21.45 
Teatro Contatto 36
Udine, Teatro S. Giorgio