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The Basement / Il seminterrato

Nel Seminterrato, Gabriele Benedetti, Alessandro Genovesi, Angelica Leo - diretti da Rita Maffei - si sfidano nel tipico game pinteriano, trama di attrazioni e tensioni

locandina
anno
2009
testo
Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
regia
Rita Maffei
interpreti
Gabriele Benedetti, Alessandro Genovesi, Angelica Leo
e...
costumi Emanuela Dall’Aglio
consulenza video Carlo Della Vedova
operatori video Marco Londero e Giulio Venier
assistente alla regia Erika Antonelli
produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

28 novembre – 6 dicembre, ore 21.00
Udine, Teatro S. Giorgio - platea
LIVING THINGS - HAROLD PINTER: Pinter Post
durata 45 minuti

Un'autentica scoperta. Fra i tanti titoli della drammaturgia di Pinter, un lavoro raramente allestito, e comunque mai in Italia. Un testo sepolto, scrittura ibrida a cavallo tra cinema e teatro, alla quale il mezzo televisivo può offrire, oggi, nuove dimensioni. Nel Seminterrato del titolo, tre personaggi si sfidano nel tipico game pinteriano, trama di attrazioni e tensioni.

note di regia
Per la prima volta Il seminterrato viene messo in scena in Italia. E’ un testo catalogato tra i testi teatrali, ma è scritto in una forma molto più vicina a una sceneggiatura, infatti in Inghilterra è stato realizzato dalla BBC in televisione (con lo stesso Pinter nel ruolo di Stott) e solo una volta a teatro.
Questo suo carattere ambiguo -a cavallo tra la sceneggiatura e il testo teatrale, con scene che si svolgono in esterni, rapidi e frequenti cambi di luogo e tempo, descrizioni di particolari, tipiche di una ripresa televisiva o cinematografica- mi ha spinto a pensare ad una regia anch’essa “ibrida”, che usa la messa in scena e la ripresa televisiva allo stesso tempo, le scene live e le scene girate in esterni, il teatro e il montaggio video in diretta.
Al centro della ricerca pinteriana c’è l’uso del linguaggio e credo che in questo caso si possa ricercare anche nell’ambito dell’uso del linguaggio espressivo della messa in scena.
Questo pone lo spettatore nella condizione di assistere non solo a uno spettacolo teatrale tout court, ma anche alle riprese di uno sceneggiato su un set televisivo, dove si può “giocare” tra la finzione e la realtà, mettendo in scena anche il “dietro le quinte” del set, ma non del teatro.
L’uso contemporaneo del mezzo teatrale e del mezzo televisivo moltiplica i piani di finzione e realtà e ci permette di interrogarci sulla finzione e sulla realtà dei rapporti tra i personaggi, due uomini e una giovane donna le cui relazioni sono misteriose e ambigue.
Come sempre la realtà che appare semplice, presto sfugge, si moltiplica tra momenti quotidiani e visioni oniriche per poi capovolgersi completamente.
“La vita accade”…
Rita Maffei

Immagini