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Victoria Station

Corsa notturna in taxi, per spettatori e interprete. Uno dei divertenti piccoli scherzi di Harold Pinter in un allestimento assolutamente realistico e elettrizzante a cura di Giuseppe Bevilacqua, con Paolo Fagiolo

locandina
anno
2009
testo
Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
regia
Giuseppe Bevilacqua
interpreti
Paolo Fagiolo
e...
voce registrata Giuseppe Bevilacqua
produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

14-18 novembre / 20 novembre-3 dicembre
5-6 dicembre, partenza taxi ore 21.00 / 21.30 / 22.00 / 22.30

Udine, Teatro S. Giorgio - esterno
LIVING THINGS - HAROLD PINTER: Pinter’s Shorts
durata 25 minuti

Corsa notturna in taxi, per spettatori e interprete. Dedicato alla città e ai suoi percorsi, terreno vago viaggiatori occasionali e professionisti del volante, Victoria Station (dal nome del più famoso terminal londinese) è uno dei divertenti piccoli scherzi di Pinter e motiva adesso un allestimento assolutamente realistico e elettrizzante.

Una città di notte. Grande, come tutto ciò che sta sotto la notte. E due persone: la prima, un centralinista, chiuso in un ufficio. La seconda, un’autista, chiuso nel suo taxi. Si parlano sotto la notte, dentro il silenzio, come fossero i soli al mondo. Si cercano. Ma chi cerca l’altro? Le voci si sgranano, segnali disturbati di un unico disagio: l’uno “gira” e vede la notte, l’altro chiama e immagina nella sua poca luce. Quella notte, forse si sta creando una storia d’amore nuova. O due? O tre? Ma nell’ufficio un nuovo amore solo immaginato. Tutto si può scordare, tutto si può vedere, tutti lo sappiamo, quando ci si innamora, e quando due voci umane sentono oscuramente nella notte priva di rumori la necessità di una vicinanza. Reale è solo il bisogno troppo umano, e semplice necessità nell’ambiguità tra esistere e sognare un vero incontro.
Un’auto sotto il cielo della notte non è forse anch’essa un teatro di questo nostro sogno?
Giuseppe Bevilacqua

Immagini