Storie dall’Orlando

Le avventure dell’Orlando Furioso sono il fulcro di uno spettacolo che, grazie alla narrazione e alla lettura ad alta voce, riporta il poema di Ludovico Ariosto in una coinvolgente dimensione orale.

locandina
anno
2006
testo
dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
interpreti
Sandra Toffolatti
produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

“Qui riman l’elmo, e là riman lo scudo, lontan gli arnesi, e più lontan l’usbergo: l’arme sue tutte, in somma vi concludo, avean pel bosco differente albergo. E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo l’ispido ventre e tutto ‘l petto e il tergo; e cominciò la gran follia, sì orrenda, che de la più non sarà mai ch’intenda”
(da Orlando Furioso, di Ludovico Ariosto, canto XXIII)  

Il progetto intende narrare le gesta di Orlando, Ruggiero, Angelica, Bradamante, Astolfo: un ritorno all'originaria dimensione orale del poema di Ariosto, per restituire il calore ed il ritmo che spesso appaiono sacrificati da una lettura silenziosa e dal frequente rimando all’apparato critico. Tre i percorsi scelti per rappresentare il grande intreccio dell’Orlando Furioso: la mania d’amore, il girare a vuoto, la guerra. S’inizia con una donna nuda legata agli scogli, un cavaliere in groppa ad un cavallo alato, un anello fatato... Poi è tutto un perdersi ed un ritrovarsi, in linee di fuga che si annodano e si aggrovigliano come nella vaghezza dei sogni, e che infine si ricongiungono, riannodando tutti i fili delle trame lasciate in sospeso.
La musicalità delle rime ed il ritmo dei versi fanno apprezzare senza sforzo le avventure di Orlando, restituendo così il testo lirico alla sua prima funzione, la lettura ad alta voce, in cui la rima era strumento per una facile memorizzazione. Il racconto alternerà la lettura di alcuni passi in endecasillabi a momenti di narrazione pura che forniranno anche un quadro storico-culturale di base alla vicenda del testo.

Sandra Toffolatti, si diploma nel 1992 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e nello stesso anno vince la prima edizione del premio Lina Volonghi. Inizia subito a lavorare, spesso in ruoli da protagonista, in spettacoli diretti da: Luca Ronconi, Elio DeCapitani, Gigi Dall’Aglio, Massimo Navone, Maurizio Scaparro, Marco Bellocchio e, negli ultimi anni, in molte produzioni del Teatro stabile di Brescia, con la regia di Cesare Lievi. Collabora inoltre ad alcuni allestimenti, sia in veste di attrice che di co-regista, a fianco di Rita Maffei, Milena Costanzo, Nuccio Siano, Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Pietro Faiella, Renato Gabrielli. Nel 2007, con lo spettacolo basato sul libro-inchiesta di Elio Petri Roma ore 11, vince il Premio ETI Gli Olimpici del Teatro come  “Migliore spettacolo d'innovazione”, assieme alle altre attrici e co-registe dello spettacolo Manuela Mandracchia, Anna Gualdo, e Mariàngeles Torres.

Martina Pittarello, si laurea in filosofia presso l’Università di Padova nel 1996. Lavora come attrice dal 1989 con compagnie teatrali quali: La Piccionaia a Vicenza, Teatro Gioco Vita a Piacenza, Teatro Stabile Metastasio a Prato. Collabora con il regista A. Punzo all’interno del carcere di Volterra con gli attori detenuti della Compagnia della Fortezza, prendendo parte anche ad allestimenti al di fuori del progetto in carcere (Biennale di Venezia 2001, Zhurcher festival di Zurigo, Festival de Liège 2003). Da alcuni anni si occupa di progetti di sensibilizzazione alla lettura ad alta voce. Conduce abitualmente laboratori di teatro, voce e dizione per adulti e ragazzi.

durata: 1 ora e 15 minuti, due rappresentazioni nella stessa mattinata
età consigliata: 14-18, scuole superiori, max 50-60 spettatori a replica
linguaggio: teatro d’attore, narrazione in prosa e in versi
spazio di rappresentazione: un’aula scolastica o un’aula magna

Immagini

Tournée

prima nazionale
dal 6 all'11 novembre 2006
dall'11 al 16 dicembre 2006
TIG - Teatro per l'infanzia e la gioventù 06/07
Udine, aule scolastiche

tournée
aprile 2008
TIG Teatro per le nuove generazioni 07/08
Cervignano, aule scolastiche
aprile 2008
TIG Teatro per le nuove generazioni 07/08
Udine, aule scolastiche