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Riflessioni in attesa delle assegnazioni FUS 2018

Con il 2017 si è chiuso il primo triennio regolato dal D.M. 01/07/2014.
Le nuove istanze sono in fase di lavorazione e la preoccupazione degli operatori, la cui attività è sostenuta dal FUS, è motivata non solo dalla valutazione che è in corso da parte della commissione ministeriale riguardante la qualità dei progetti, piuttosto che dai meccanismi algoritmici che ridetermineranno per i prossimi tre anni i cluster di tutti i settori (in base ai parametri di quantità e di qualità indicizzata), ma soprattutto dal fatto che, ad oggi, l’ammontare delle risorse a disposizione del FUS risulta  inferiore a quello del 2017 di circa 4.500.000€.
L’impatto del finanziamento statale è molto importante per la nostra Regione in quanto il Friuli Venezia Giulia può vantare progetti e istituzioni che nel tempo hanno saputo far riconoscere da parte del MiBACT non solo la qualità e la quantità delle proprie iniziative, ma anche la correttezza gestionale e la capacità di trasformare l’incentivo pubblico in una leva per generare opportunità lavorative e risorse dirette che concorrono all’equilibrio dei singoli bilanci.
La riduzione del finanziamento FUS comporterebbe una notevole quanto imprevista difficoltà (i bilanci preventivi 2018 delle singole imprese sono stati approvati quando tale problematica non era ancora emersa), aggravata dal fatto che la comunicazione delle assegnazioni avverrà probabilmente nel mese luglio, quando la maggior parte dei programmi annuali sarà stata già effettuata.
Le conseguenze e le ripercussioni di tale situazione sono evidenti.

Sintesi della situazione FUS 2017: il Friuli Venezia Giulia è una regione piccola, dove la produzione culturale è fortemente voluta e integrata nel territorio.
Quando si giunge ad una nuova linea di partenza, può essere interessante fotografare lo stato dell’arte, e per questo ho elaborato alcuni grafici riguardanti la distribuzione dei fondi FUS 2017, allo scopo di evidenziare quanto sia stato fin qui sostenuto il lavoro svolto dalle imprese culturali del FVG, e conseguentemente osservarne le variazioni che intercorreranno con il nuovo assetto.
(fonte dei dati: Elenco soggetti beneficiari contributi FUS 2017 )

Nel 2017, per lo spettacolo dal vivo (Prosa, Danza, Musica, Lirica, Attività Multidisciplinari) il FUS ammontava complessivamente a 384.205.438,00€.
1.206 sono state le istanze che hanno potuto godere del sostegno del fondo nazionale, 40 delle quali provenienti dalla nostra Regione (numero in linea rispetto alla popolazione della Regione).
Per evidenti ragioni di peso specifico, la maggior parte del fondo viene investito nelle attività liriche che da sole ne hanno assorbito circa il 55%.

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Sul territorio nazionale, il fondo è stato distribuito secondo la tabella sottostante. La nostra Regione risulta essere all’undicesimo posto.

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Tale risultato è particolarmente lusinghiero, infatti il Friuli Venezia Giulia è la quindicesima regione per numero di abitanti, 1.200.00 unità circa, nemmeno il 2% di tutta la popolazione…
…ciò nonostante i progetti del FVG sono stati fin qui capaci di intercettare una percentuale notevole dei fondi statali a disposizione (3,28%).
Lo specchietto seguente, che rapporta il FUS 2017 destinato ad ogni  singola regione e il corrispondente numero di abitanti, rende chiaro l’apprezzamento attribuito alle attività della nostra Regione.

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Se il FUS fosse distribuito a pioggia su tutto il territorio nazionale, l’investimento statale corrisponderebbe a circa 6,34€ per singolo abitante.
Nel caso del Friuli Venezia Giulia, i progetti presentati fanno sì che la quota di investimento statale per ogni singolo cittadino della nostra Regione sia superiore ai 10,00€!
Ritengo che le ragioni di ciò  vadano imputate sostanzialmente a due fattori:
- La politica culturale che gli Enti Pubblici Locali di questa regione hanno scelto di praticare già a partire dai primi anni Ottanta (in primis l’Amministrazione Regionale - ricordo in particolare la legge L.R. 68/82).
- La capacità degli operatori della nostra Regione nel cogliere l’opportunità di sviluppo offerta dagli Enti Pubblici, trasformando gli incentivi in altrettante risorse, progetti, occupazione.

Questo ciclo virtuoso ha offerto innanzitutto agli abitanti del Friuli Venezia Giulia una quantità e qualità di offerta culturale di tutto rispetto, diventandone parte integrante della vita quotidiana, diffuso su tutto il territorio, elemento caratterizzante di attrattiva, e fonte relazionale con tutto il territorio nazionale e internazionale.

Il FUS 2017 destinato alle imprese culturali del FVG ammonta complessivamente a circa 12.600.000,00€ di cui circa 9.000.000,00€ destinati all’attività lirico musicale e circa 3.600.00,00€ alle attività di prosa, danza e progetti multidisciplinari.

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La differenza tra lirica e il resto delle attività è sostanzialmente determinata dall’incentivo destinato al Teatro Lirico Giuseppe Verdi, così come è normale che sia viste le dimensioni strutturali di tale teatro.
È interessante osservare anche la distribuzione dei fondi sul territorio regionale.
Dal momento che le dimensioni del Teatro Lirico Giuseppe Verdi non sono omogenee con tutto il resto del sistema dello spettacolo dal vivo della Regione, riporto qui di seguito un diagramma che non tiene conto dei fondi a quest’ultimo destinati, in modo da poter restituire una valida rappresentazione.

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Anche il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG interpreta un ruolo importante in questo quadro, operando nel settore strategico dell’innovazione culturale, delle nuove generazioni, delle relazioni nazionali e internazionali.

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Pur consapevole che “i numeri dicono sempre la verità quando li si tortura…”, ritengo comunque che gli specchietti presentati suggeriscano un quadro positivo del nostro territorio, dove l’incentivo investito localmente, unito alla capacità degli operatori, rende possibile la realizzazione di progetti che a loro volta contribuiscono ad intercettare ricchezza per questo territorio.

È anche vero che il tema FUS non può essere considerato come unico elemento di valutazione riguardo allo “stato di salute” del nostro sistema culturale, ben più complesso delle 40 istanze finanziate a livello nazionale, ma può essere utile come un importante riferimento.

Certamente tale risultato va condiviso con gli Enti Pubblici Locali, in primis l’Amministrazione Regionale, che si sono dotati nel tempo di strumenti (mi riferisco in particolare alla nuova Legge Regionale sulla Cultura luglio 2014) e di risorse che hanno permesso lo svilupparsi di questo scenario.
La nostra è una Regione virtuosa, impegnata sul fronte culturale in maniera decisa e importante (la legge è stata approvata con l’unanimità del Consiglio Regionale), valorizzando questo settore come un ambito capace di generare lavoro, crescita ed emancipazione sociale, benessere ed attrattiva.
Non vorrei apparire troppo ottimista, perché anche nel nostro ambito dobbiamo e possiamo migliorare, ci sono certamente molte problematiche da affrontare per garantire sviluppo, lavorando di più e meglio, ma il punto di partenza, e questo mi pare importante rimarcare, è solido.
Auspico che su questa strada si possa procedere, nella comune considerazione che la Cultura resta soprattutto un elemento indispensabile per affrontare nel modo giusto le sfide del nostro presente e del nostro futuro.

Alberto Bevilacqua
Presidente
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia