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Udine danza con Veduta della compagnia MK di Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014

 

Udine come Veduta. La Compagnia MK getta nuovi sguardi urbani sulla città con un modulo completamente pensato per Udine, a partire da una delle sue piazze storiche, Piazza Matteotti.
Sabato 28 ottobre la Compagnia romana, fondata dal coreografo e performer Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia 2014, leggerà con quattro repliche – ore 16.45/17.30/18.15/19- uno degli spazi più vivaci, affascinanti e emblematici del centro storico.
Veduta>Udine, sviluppata in Residenza a Dialoghi, fa parte di un progetto in formato modulare, dedicato alla città e alla visione prospettiva del paesaggio urbano e risultato di un percorso di ricerca artistica sviluppato a Villa Manin dalla Compagnia indipendente riconosciuta a livello nazionale e internazionale per la costante innovazione del suo segno coreografico. Dagli spazi Residenza della Villa di Passariano concepita, grazie al progetto ideato e curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e ERPaC Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, con il contributo del MiBACT-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, come incubatore di creatività e fucina artistica, gli MK approdano eccezionalmente in centro città per svelare al pubblico Veduta>Udine e esplorare la costruzione di un inedito immaginario urbano con i suoi abitanti.
Veduta è un lavoro coreografico concepito da Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch, che cura le musiche, con i danzatori Biagio Caravano, Roberta Mosca e Laura Scarpini dove Il pubblico fruisce la performance in cuffia, affacciato ad un punto panoramico della città, che a Udine sarà quello della caffetteria Italian Secret.

“Il punto di vista è ampio e può interessare spazi molto vicini e molto lontani, collegati tra loro dalla traccia sonora registrata in olofonia, con una forte impronta cinematografica, e dalla dislocazione dei performer - racconta il coreografo - La veduta urbana viene trasformata dall’ascolto in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile; lo spettatore si immerge in un paesaggio che non è più semplicemente ciò che gli si para davanti, ma – così come in una allegoria sacra – un concentrato di coincidenze e configurazioni che sembrano rimandare ad altro.  La danza è dunque letteralmente un punto di vista sul mondo che inscrive e afferma la figura nello spazio della comunità suggerendo allo stesso tempo una via di fuga” conclude Di Stefano.

Per partecipare alla dimostrazione pubblica, visto il limitato numero di posti, è consigliabile prenotarsi ad una delle quattro repliche scrivendo a biglietteria@cssudine.it o tel. 0432 504765.  (ingresso 5 euro).
Un ringraziamento a Italian Secret, caffè wine loungebar punto di ritrovo per gli spettatori in piazza delle Erbe/Matteotti.