la sede css

Le attività promosse e organizzate dal CSS per i detenuti della Casa Circondariale di Tolmezzo

LO SCRITTORE PINO ROVEDERO CONCLUDE IL SUO PRIMO LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA CON I DETENUTI DELLA CASA CIRCONDARIALE DI TOLMEZZO, PROMOSSO E ORGANIZZATO DAL CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

In carcere l’uso della lettera, l’atto di scrivere, diventano la componente naturale e fondamentale per non perdere la comunicazione con il mondo.
Con questo spirito è stato presentato venerdì 13 giugno nella Casa Circondariale di Tolmezzo il reading nato dal primo laboratorio di scrittura creativa Lettere dal carcere per i detenuti, guidato da Pino Roveredo, scrittore e operatore culturale, già vincitore del premio Campiello nel 2005. Il percorso lungo tre mesi è stato curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno del Servizio Sociale dei Comuni n.3.2 “Carnia” di Tolmezzo - Azienda  per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli”.
Da questo intenso laboratorio è nata la raccolta di poesie e scritti Voci da Tolmezzo presentati nella sala-Teatro del Carcere della Carnia dagli stessi detenuti introdotti dalla Direttrice della Casa circondariale Silvia Della Branca assieme al Presidente del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Alberto Bevilacqua e dallo stesso scrittore triestino.
Un’esperienza non nuova per Pino Roveredo che ha curato con continuità in questi anni corsi di scrittura anche all’interno della Casa Circondariale di Pordenone e in quella di Gorizia. “Come molti di voi sanno sono stato in carcere quando ero molto giovane e mi sono salvato grazie alla Cultura – dichiara senza nascondere la sua emozione Roveredo che prosegue: “Un tempo entrai in Carcere come matricola, oggi entro abbracciato dai Direttori. Non potrà accadere che tutti voi riusciate a vincere il Premio Campiello, ma tutti possono vincere la Vita. Questo non è un carcere come tutti gli altri, e avevo quasi timore ad entrarvi, ma vi ho trovato una grande umanità e un grande rispetto. Mi spiace oggi concludere questo laboratorio perché qui dentro mi sono arricchito umanamente molto. Qui ho trovato la parte dolce della mia vita nonostante la durezza del luogo”.
Molto soddisfatta dell’iniziativa anche la Direttrice Silvia Della Branca che ha ringraziato il famoso scrittore per la grande disponibilità d’animo con cui si è avvicinato ai detenuti e il CSS Teatro stabile di Udine che “da molti anni ci permette di portare l’Arte nei nostri spazi. Sono convinta – ha chiarato Della Branca – che la possibilità di espressione che offre l’arte in tutte le sue forme contribuisce a uscire almeno mentalmente da queste mura. Fino a quando io sarò Direttore qui farò in modo che tutte le diverse espressioni come il teatro, il cinema, la poesia, la musica possano essere coltivate, facilitate e potenziate”.
Ha manifestato soddisfazione per l’attività svolta anche il Presidente CSS, Alberto Bevilacqua che nel ricordare le diverse manifestazioni realizzate nel corso dell’anno della Casa circondariale di Tolmezzo, compreso lo spettacolo di Natale per le famiglia, ha definito quel luogo “spazio dei miracoli” per le energie positive e le esperienze emozionanti che si possono provare anche in un luogo così estremo.
I detenuti partecipanti al laboratorio hanno poi dato vita al reading con le poesie i testi (anche in dialetto calabrese) da loro elaborati accolti dai calorosi applausi delle altre persone recluse e del personale che opera a Tolmezzo.

Nel corso dell’estate il Progetto del CSS proseguirà anche in campo teatrale e cinematografico: riprende il cineforum curato dal critico cinematografico Giorgio Placereani in collaborazione con il CEC Centro Espressioni Cinematografiche, mentre  dal 28 maggio è attivo il laboratorio teatrale curato dall'attore Sandro Carpini, un “veterano” dell’esperienza sociale all'interno delle carceri, a Udine e nel carcere carnico.

Infine si è da poco concluso con un concerto aperto alla popolazione della sezione Alta Sorveglianza della Casa Circondariale un nuovo laboratorio musicale sviluppato sotto la guida sempre partecipe di Massimo Bonano, rocker cantante e chitarrista ispirato ed eclettico, per molti anni vocalist della cantante Elisa e oggi leader della band dei Danka, fondata assieme al bassista Giulio Biasinutto.

CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Fondato nel 1978, il CSS di Udine dal 1984 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e Attività Culturali e da gennaio 2000 è il Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, una realtà culturale e occupazionale di particolare rilievo che riunisce, in un’impresa cooperativa, una ventina di soci lavoratori e dipendenti, cui si aggiungono ogni stagione oltre duecento persone coinvolte e scritturate nell'attività, fra attori, registi, scenografi, costumisti, collaboratori artistici e personale tecnico.
L’attività del CSS, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Udine e dal Comune di Udine, si sviluppa sul territorio regionale, nazionale e, per alcuni progetti, anche in ambito internazionale attraverso una diversificata attività di produzione, programmazione, formazione e ospitalità teatrale.
In particolare, il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia è attivo dal 1985, con il sostegno della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ideazione e promozione di progetti di attività socio-culturali nelle quattro Case Circondariali della Regione, a Udine, Tolmezzo, Gorizia, Pordenone e dal 2006 anche con l’UEPE – Ufficio esecuzione penale esterna di Udine, Pordenone, Gorizia.
In questi anni il CSS ha potuto garantire una presenza costante e continuativa di attività laboratoriali in diversi ambiti creativi, continuando a proporre, in parallelo, spettacoli teatrali, concerti e lezioni-concerto per la popolazione detenuta.  Un processo rieducativo nato con l’obiettivo di acquisire nuovi strumenti culturali, nella prospettiva dell’integrazione sociale e multi etnica attraverso musica, teatro, scrittura creativa e percorsi didattici cinematografici legati al cineforum.