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Progetto Case Circondariali del CSS: i nuovi laboratori

Alberto Garlini  svela i segreti del suo mestiere di scrittore: da inizio ottobre a fine anno l’autore di  “Fùtbol bailado”e de “La legge dell’odio” conduce  un laboratorio di scrittura creativa rivolto ai detenuti della Casa circondariale di Pordenone, un corso che prosegue per la sesta edizione nell'ambito del progetto CASE CIRCONDARIALI attività socio-culturali finalizzate all'inclusione sociale, alla rieducazione e al reinserimento in società di detenuti ed ex detenuti, curate dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione FVG e degli Ambiti Socio Assistenziali di Tolmezzo, Gorizia, Udine e Pordenone.
A Pordenone, i detenuti partecipanti al laboratorio saranno coinvolti nella stesura di brevi testi e racconti, attraverso esercizi mirati a migliorare la pratica della scrittura e la composizione di plot narrativi, anche tramite un’ampia esemplificazione e l’analisi testuale di noti romanzi e brani di autori della letteratura mondiale.  In particolare il corso sarà incentrato sul racconto dell'esperienza, sviluppando in particolare quelle tecniche narrative che più si adattano, in particolare, all'immedesimazione e danno voce al vissuto personale.

La scrittura creativa è stata protagonista anche di un Laboratorio curato - all'interno della Casa circondariale di Gorizia - dallo scrittore e drammaturgo Pino Roveredo collaboratore stabile del progetto Case Circondariali .

Sempre nell'ambito del Progetto del CSS, da due anni il critico cinematografico Giorgio Placereani ha invece dato vita a un vero e proprio Cineforum all'interno della Casa circondariale di Tolmezzo, anche con la collaborazione del CEC Centro Espressioni Cinematografiche di Udine.
Iniziato proprio con un film intenso sulla condizione della detenzione come “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, il cineforum prosegue film dopo film, settimana dopo settimana, riscuotendo sempre un grande seguito fra i detenuti della sezione alta sorveglianza del carcere carnico.  Con grande entusiasmo il critico udinese ha messo disposizione il proprio bagaglio culturale di cinefilo appassionato per un programma pieno di curiosità e interessanti pellicole, facendo seguire alla visione del film le sue sempre animate analisi.